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[意语阅读] 意大利语阅读资料:《木偶奇遇记》13

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发表于 2012-8-17 13:38:10 | 显示全部楼层 |阅读模式
  13. L'osteria del Gambero Rosso.
% J4 Y4 O  U% U# `4 {! X  Pinocchio, il Gatto e la Volpe all'osteria del Gambero Rosso
, U& B4 |7 v; f* I% y2 k  N$ b1 p  Cammina, cammina, cammina, alla fine sul far della sera arrivarono stanchi morti all'osteria del Gambero Rosso.
" F/ d0 W4 B! y' N3 u  x, }  "Fermiamoci un po' qui, disse la Volpe, tanto per mangiare un boccone e per riposarci qualche ora. A mezzanotte poi ripartiremo per essere domani, all'alba, nel Campo dei miracoli."
( G" h5 a" l+ G! E' p, G$ s: Z* L  Entrati nell'osteria, si posero tutti e tre a tavola: ma nessuno di loro aveva appetito./ t5 H" j- H0 c5 O( A( v
  Il povero Gatto, sentendosi gravemente indisposto di stomaco, non poté mangiare altro che trentacinque triglie con salsa di pomodoro e quattro porzioni di trippa alla parmigiana: e perché la trippa non gli pareva condita abbastanza, si rifece tre volte a chiedere il burro e il formaggio grattato!) r2 E/ J; T( e# I3 T% [5 C3 f
  La Volpe avrebbe spelluzzicato volentieri qualche cosa anche lei: ma siccome il medico le aveva ordinato una grandissima dieta, così dové contentarsi di una semplice lepre dolce e forte con un leggerissimo contorno di pollastre ingrassate e di galletti di primo canto. Dopo la lepre si fece portare per tornagusto un cibreino di pernici, di starne, di conigli, di ranocchi, di lucertole e d'uva paradisa; e poi non volle altro. Aveva tanta nausea per il cibo, diceva lei, che non poteva accostarsi nulla alla bocca.. G0 A" `) d8 O0 v* o1 m* r/ C
  Quello che mangiò meno di tutti fu Pinocchio. Chiese uno spicchio di noce e un cantuccino di pane, e lasciò nel piatto ogni cosa. Il povero figliuolo col pensiero sempre fisso al Campo dei miracoli, aveva preso un'indigestione anticipata di monete d'oro.  s: E2 z+ i; _" J3 A) h
  Quand'ebbero cenato, la Volpe disse all'oste:
2 @; m' U# [. V/ j7 W2 }  "Dateci due buone camere, una per il signor Pinocchio e un'altra per me e per il mio compagno. Prima di ripartire schiacceremo un sonnellino. Ricordatevi però che a mezzanotte vogliamo essere svegliati per continuare il nostro viaggio."6 T1 K: A3 j! ]7 A
  "Sissignori", rispose l'oste e strizzò l'occhio alla Volpe e al Gatto, come dire: "Ho mangiata la foglia e ci siamo intesi!...".
" R! D. Y9 D' T; J1 X, p6 u  Appena che Pinocchio fu entrato nel letto, si addormentò a colpo e principiò a sognare. E sognando gli pareva di essere in mezzo a un campo, e questo campo era pieno di arboscelli carichi di grappoli, e questi grappoli erano carichi di zecchini d'oro che, dondolandosi mossi dal vento, facevano zin, zin, zin, quasi volessero dire: "Chi ci vuole venga a prenderci." Ma quando Pinocchio fu sul più bello, quando, cioè, allungò la mano per prendere a manciate tutte quelle belle monete e mettersele in tasca, si trovò svegliato all'improvviso da tre violentissimi colpi dati nella porta di camera.0 q, f3 f: i. t; o) z9 Y: U" @6 t
  Era l'oste che veniva a dirgli che la mezzanotte era suonata.* A8 S* a/ N: k
  "E i miei compagni sono pronti?" gli domandò il burattino.
+ w; z4 ~9 ^/ u  "Altro che pronti! Sono partiti due ore fa."2 G' t; k' F7 ^' h- L
  "Perché mai tanta fretta?"
, F- H9 e1 s5 u$ w; X+ K  z  "Perché il Gatto ha ricevuto un'imbasciata, che il suo gattino maggiore, malato di geloni ai piedi, stava in pericolo di vita."
; @' x" `. y' {* R4 Z" U  "E la cena l'hanno pagata?"
3 c2 `' s. _4 u; w, {* A  "Che vi pare? Quelle lì sono persone troppo educate, perché facciano un affronto simile alla signoria vostra."
$ }8 K6 C/ y% I1 @# D6 @  "Peccato! Quest'affronto mi avrebbe fatto tanto piacere!" disse Pinocchio, grattandosi il capo.: d8 i; F1 T  M
  Poi domandò:9 s% o9 Y$ B" a2 L
  "E dove hanno detto di aspettarmi quei buoni amici?"$ Z8 b% S7 l5 w& o
  "Al Campo dei miracoli, domattina, allo spuntare del giorno."% ~) H" {- E4 C$ e
  Pinocchio pagò uno zecchino per la cena sua e per quella dei suoi compagni, e dopo partì.# i* e+ `. @5 W4 ~/ V! C- T# f
  Ma si può dire che partisse a tastoni, perché fuori dell'osteria c'era un buio così buio, che non ci si vedeva da qui a lì. Nella campagna all'intorno non si sentiva alitare una foglia. Solamente alcuni uccellacci notturni, traversando la strada da una siepe all'altra, venivano a sbattere le ali sul naso di Pinocchio, il quale, facendo un salto indietro per la paura, gridava: "Chi va là?" e l'eco delle colline circostanti ripeteva in lontananza: "Chi va là? chi va là? chi va là?"
5 L$ V- g8 x) E, _0 }, G  n  Intanto, mentre camminava, vide sul tronco di un albero un piccolo animaletto che riluceva di una luce pallida e opaca, come un lumino da notte dentro una lampada di porcellana trasparente.
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 楼主| 发表于 2012-8-17 13:38:11 | 显示全部楼层

意大利语阅读资料:《木偶奇遇记》13

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