La finta nonna5 l" Y: }* k& T: ^6 v0 l# s
Una mamma doveva setacciare la farina. Mandò la sua bambina dalla nonna, perché le prestasse il setaccio. La bambina preparò il panierino con la merenda: ciambelle e pan coll'olio; e si mise in strada.! ~; @6 G9 }4 k4 k2 g9 f( v8 L
Arrivò al fiume Giordano.% t& i$ I1 T2 ?6 p
- Fiume Giordano, mi fai passare?
1 ^% x1 E g; f; Z8 P2 i$ [ - Sì, se mi dài le tue ciambelle.
' ^7 v9 b( @2 t; I3 l+ G$ ^ Il fiume Giordano era ghiotto di ciambelle che si divertiva a far girare nei suoi mulinelli.. N/ O0 W" ~ g% ?: f
La bambina buttò le ciambelle nel fiume, e il fiume abbassò le acque e la fece passare.
; t" c; b. g m0 C0 R4 a La bambina arrivò alla Porta Rastrello.
# ] T9 @6 i* i- O0 U2 t - Porta Rastrello, mi fai passare?* T6 Z7 f. Y4 v6 M! z1 q5 m8 F
- Sì, se mi dài il tuo pan coll'olio.
! l {3 l8 C" e0 E7 r" Q La Porta Rastrello era ghiotta di pan coll'olio perché aveva i cardini arrugginiti e il pan coll'olio glieli ungeva.- o0 \2 N& ~7 O! N- [& A: m7 ^" T4 Y
La bambina diede il pan coll'olio alla porta e la porta si aperse e la lasciò passare.
$ M$ n6 ?5 b! v* T e9 O Arrivò alla casa della nonna, ma l'uscio era chiuso./ b( H6 q5 s1 H- u& y% t
- Nonna, nonna, vienimi ad aprire.+ `. C! j* D+ _0 |' Q
- Sono a letto malata. Entra dalla finestra. N% M9 O6 Q! }9 ^
- Non ci arrivo.
1 V* m* H9 u" g0 M7 u$ [/ `& H - Entra dalla gattaiola.7 V" K% m7 h# e/ Z9 J* C' I" [
- Non ci passo.! c: _& O: S$ V! v) I; W) V: |7 O) H
- Allora aspetta -. Calò una fune e la tirò su dalla finestra. La stanza era buia. A letto c'era l'Orca, non la nonna, perché la nonna se l'era mangiata l'Orca, tutta intera dalla testa ai piedi, tranne i denti che li aveva messi a cuocere in un pentolino, e le orecchie che le aveva messe a friggere in una padella.; n3 u7 {$ O8 h' o; m/ d
- Nonna, la mamma vuole il setaccio.
: [. T" p6 n$ M) w: t" y, f - Ora è tardi. Te lo darò domani. Vieni a letto.
T) o8 o/ k3 Y) c' n$ P+ D - Nonna ho fame, prima voglio cena.! O' H4 ]" {/ i# |9 W/ m
- Mangia i fagioletti che cuociono nel pentolino.
6 y Z u! a( N& H% J! F Nel pentolino c'erano i denti. La bambina rimestò col cucchiaio e disse: - Nonna, sono troppo duri.; E* r. ]) Y* L$ x( z
- Allora mangia le frittelle che sono nella padella.
1 \) S6 [& m) k0 i( o Nella padella c'erano le orecchie. La bambina le toccò con la forchetta e disse: - Nonna, non sono croccanti.
- e0 `! ~' E, V" C% h- w - Allora vieni a letto. Mangerai domani.6 i$ j. a m* T! M. {
La bambina entrò in letto, vicino alla nonna. Le toccò una mano e disse:: K. M, F$ T$ F/ p
- Perché hai le mani così pelose, nonna?
, ]/ ]3 N8 j! R5 |# N7 s0 X2 D - Per i troppi anelli che portavo alle dita.
; h( H. Y% f9 B' ~ Le toccò il petto. - Perché hai il petto così peloso, nonna?
: z9 x3 H8 M1 |' w( f - Per le troppe collane che portavo al collo.% B' D4 n! s$ `# E7 O _: x; |
Le toccò i fianchi. - Perché hai i fianchi così pelosi, nonna?$ F2 ?9 m+ G6 W v' x3 h
- Perché portavo il busto troppo stretto.6 a7 N0 h; L4 j5 o
Le toccò la coda e pensò che, pelosa o non pelosa, la nonna di coda non ne aveva mai avuta. Quella doveva essere l'Orca, non la nonna. Allora disse: - Nonna, non posso addormentarmi se prima non vado a fare un bisognino.
5 v) z6 s$ G' R) N: _! Z La nonna disse: - Va' a farlo nella stalla, ti calo io per la botola e poi ti tiro su.* \* s# e* O( T$ W# M/ [$ Z
La legò con la fune, e la calò nella stalla. La bambina appena fu giù si slegò, e alla fune legò una capra.
2 B! k u" K e, i. u" o - Hai finito? - disse la nonna.
P6 {# F7 n$ t- T0 [ - Aspetta un momentino -. Finì di legare la capra. Ecco, ho finito, tirami su.2 ?8 a; C$ A: `: n) u- v
L'Orca tira, tira, e la bambina si mette a gridare: - Orca pelosa! Orca pelosa! - Apre la stalla e scappa via. L'Orca tira e viene su la capra. Salta dal letto e corre dietro alla bambina.2 Y k: l5 a4 w# j d/ r
Alla Porta Rastrello, l'Orca gridò da lontano: - Porta Rastrello, non farla passare!. x) m: E5 U0 |+ @$ a `/ }/ @
Ma la Porta Rastrello disse: - Sì, che la faccio passare perché m'ha dato il pan coll'olio.' T, h9 z9 x# S' S g0 S
Al fiume Giordano l'Orca gridò: - Fiume Giordano, non farla passare!
5 @5 x8 `% T. d5 q1 @8 M# L2 K+ Q Ma il fiume Giordano disse: - Sì che la faccio passare perché m'ha dato le ciambelle. |