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[综合辅导] 意大利语综合考试辅导复习资料48

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发表于 2012-8-17 13:33:44 | 显示全部楼层 |阅读模式
  32. A Pinocchio gli vengono gli orecchi di ciuco, e poi diventa un ciuchino vero e comincia a ragliare.) ~5 v/ t' y8 U& T$ t3 @/ c! S
  Pinocchio si risveglia con gli orecchi di ciuco% ^: U' J# }1 m1 J
  E questa sorpresa quale fu?
3 o7 _: u4 V" g1 s  Ve lo dirò io, miei cari e piccoli lettori: la sorpresa fu che Pinocchio, svegliandosi, gli venne fatto naturalmente di grattarsi il capo; e nel grattarsi il capo si accorse...$ |# P# ?, k( p& H
  Indovinate un po' di che cosa si accorse?# X, C# |9 n6 a9 J
  Si accorse con sua grandissima maraviglia che gli orecchi gli erano cresciuti più d'un palmo.
& d( V: \2 I' k  V  Voi sapete che il burattino, fin dalla nascita, aveva gli orecchi piccini piccini: tanto piccini che, a occhio nudo, non si vedevano neppure! Immaginatevi dunque come restò, quando si poté scorgere che i suoi orecchi, durante la notte, erano così allungati, che parevano due spazzole di padule.- F8 T9 }( @  m  H, S
  Andò subito in cerca di uno specchio, per potersi vedere: ma non trovando uno specchio, empì d'acqua la catinella del lavamano, e specchiandovisi dentro, vide quel che non avrebbe mai voluto vedere: vide, cioè, la sua immagine abbellita di un magnifico paio di orecchi asinini.
: {: ]1 y! n# O. }; m7 \) R  Lascio pensare a voi il dolore, la vergogna e la disperazione del povero Pinocchio!
3 E6 `, j7 G/ |2 I  Cominciò a piangere, a strillare, a battere la testa nel muro: ma quanto più si disperava, e più i suoi orecchi crescevano, crescevano e diventavano pelosi verso la cima. Al rumore di quelle grida acutissime, entrò nella stanza una bella Marmottina, che abitava il piano di sopra: la quale, vedendo il burattino in così grandi smanie, gli domandò premurosamente:# b& u  t) U$ f& `2 c) r
  "Che cos'hai, mio caro casigliano?"
" K; I" Y" g+ y2 N) w7 q: Q  "Sono malato, Marmottina mia, molto malato... e malato d'una malattia che mi fa paura! Te ne intendi tu del polso?"6 G1 I* D3 T6 j$ B$ I" u( n. U9 F4 D
  "Un pochino."
2 U  a. y# e+ O0 v+ m; q$ F  "Senti dunque se per caso avessi la febbre."9 |. u( ]1 c5 j( v; A  |/ W
  La Marmottina alzò la zampa destra davanti: e dopo aver tastato il polso di Pinocchio gli disse sospirando:
6 x+ p3 j( S! [8 G& i' [1 y1 f  "Amico mio, mi dispiace doverti dare una cattiva notizia!..."
2 i" }1 A; I8 G, l; c9 k  "Cioè?"6 S9 J2 t# y% |
  "Tu hai una gran brutta febbre!..."
0 x' X$ H1 G" X$ Q# P; [  "E che febbre sarebbe?", s! i3 `2 {2 W5 j$ E
  "è la febbre del somaro.", q9 @' |- N0 g/ ^! c
  "Non la capisco questa febbre!" rispose il burattino, che l'aveva pur troppo capita.
+ v2 G1 B2 q2 [' P) v1 g' m  "Allora te la spiegherò io", soggiunse la Marmottina. "Sappi dunque che fra due o tre ore tu non sarai più burattino, né un ragazzo..."& U8 ]+ \! H* [7 O. M! e% m
  "E che cosa sarò?"
6 m& g% m4 P4 o" e  \  "Fra due o tre ore, tu diventerai un ciuchino vero e proprio, come quelli che tirano il carretto e che portano i cavoli e l'insalata al mercato.") s6 S+ g% ^1 J! k2 G( y5 M; s
  "Oh! povero me! povero me!" gridò Pinocchio pigliandosi con le mani tutt'e due gli orecchi, e tirandoli e strapazzandoli rabbiosamente, come se fossero gli orecchi di un altro.; O/ ~7 R& T0 v% }
  "Caro mio, replicò la Marmottina per consolarlo, che cosa ci vuoi tu fare? Oramai è destino. Oramai è scritto nei decreti della sapienza, che tutti quei ragazzi svogliati che, pigliando a noia i libri, le scuole e i maestri, passano le loro giornate in balocchi, in giochi e in divertimenti, debbano finire prima o poi col trasformarsi in tanti piccoli somari."
1 L& j' A5 v) g7 n; L  "Ma davvero è proprio così?" domandò singhiozzando il burattino.
3 E; `, B( f1 x. \/ A, K# Y  "Purtroppo è così! E ora i pianti sono inutili. Bisognava pensarci prima!"0 p: ^' a9 r7 \) W% Q
  "Ma la colpa non è mia: la colpa, credilo, Marmottina, è tutta di Lucignolo!..."1 a7 O- }4 v0 S9 V( d/ V
  "E chi è questo Lucignolo!..."9 I' I% S2 \- R7 }8 _7 g% y5 \
  "Un mio compagno di scuola. Io volevo tornare a casa: io volevo essere ubbidiente: io volevo seguitare a studiare e a farmi onore... ma Lucignolo mi disse: "Perché vuoi annoiarti a studiare? perché vuoi andare alla scuola? Vieni piuttosto con me, nel Paese dei Balocchi: lì non studieremo più: lì ci divertiremo dalla mattina alla sera e staremo sempre allegri"."" }/ c+ `1 o4 k' d! a) A2 z; z8 U, q
  "E perché seguisti il consiglio di quel falso amico? di quel cattivo compagno?"1 o2 `" y$ l8 `5 }6 Q. f# O
  "Perché?... Perché, Marmottina mia, io sono un burattino senza giudizio... e senza cuore. Oh! se avessi avuto un zinzino di cuore, non avrei mai abbandonato quella buona Fata, che mi voleva bene come una mamma e che aveva fatto tanto per me!... e a quest'ora non sarei più un burattino... ma sarei invece un ragazzino a modo, come ce n'è tanti! Oh!... ma se incontro Lucignolo, guai a lui! Gliene voglio dire un sacco e una sporta!"
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