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[综合辅导] 意大利语综合考试辅导复习资料50

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发表于 2012-8-17 13:33:44 | 显示全部楼层 |阅读模式
  34. Pinocchio, gettato in mare, è mangiato dai pesci e ritorna ad essere un burattino come prima; ma mentre nuota per salvarsi, è ingoiato dal terribile Pesce-cane.2 `# h6 t2 A6 A5 f% K
  Il compratore tira la fune e trova Pinocchio al posto del ciuchino
& F9 y4 e% X% U  b% Y: v  Dopo cinquanta minuti che il ciuchino era sott'acqua, il compratore disse, discorrendo da sé solo:; l5 a  M) J9 }# j
  "A quest'ora il mio povero ciuchino zoppo deve essere bell'affogato. Ritiriamolo dunque su, e facciamo con la sua pelle questo bel tamburo."# L; W8 e' P$ ]9 u& `
  E cominciò a tirare la fune, con la quale lo aveva legato per una gamba: e tira, tira, tira, alla fine vide apparire a fior d'acqua... indovinate? Invece di un ciuchino morto, vide apparire a fior d'acqua un burattino vivo che scodinzolava come un'anguilla.
& L# T- N/ l! M5 Y, N8 \) _" Z% @  Vedendo quel burattino di legno, il pover'uomo credé di sognare e rimase lì intontito, a bocca aperta e con gli occhi fuori della testa.
+ E' H; I- [! |$ Z- f5 K( j' j  Riavutosi un poco dal suo primo stupore, disse piangendo e balbettando:- m4 \) j5 |* g
  "E il ciuchino che ho gettato in mare dov'è?"
5 b5 p: C6 g. l/ `0 w% w9 f" P( V  "Quel ciuchino son io!" rispose il burattino, ridendo.8 O( c* O6 P( }
  "Tu?"
. k0 a/ {/ B! t9 O% c  "Io."
7 J  Q! j. p. j( v8 g  "Ah! mariuolo! Pretenderesti forse burlarti di me?"
. M/ @: c+ k' b1 Q  "Burlarmi di voi? Tutt'altro, caro padrone: io vi parlo sul serio."
1 n8 H, z& `8 I0 J- F  "Ma come mai tu, che poco fa eri un ciuchino, ora, stando nell'acqua sei diventato un burattino di legno?...". o6 ~3 @$ f3 l- i/ {
  "Sarà effetto dell'acqua del mare. Il mare ne fa di questi scherzi."( X2 w9 u3 v! G4 N% J5 }) u, M6 |/ W
  "Bada, burattino, bada!... Non credere di divertirti alle mie spalle. Guai a te, se mi scappa la pazienza."
: B/ y" k: d. ~8 ?  "Ebbene, padrone: volete sapere tutta la vera storia? Scioglietemi questa gamba e io ve la racconterò."
/ Y8 H  }6 G. G/ K  Quel buon pasticcione del compratore, curioso di conoscere la vera storia, gli sciolse subito il nodo della fune, che lo teneva legato: e allora Pinocchio, trovandosi libero come un uccello nell'aria prese a dirgli così:
5 Z( `4 I* Z/ |2 g, O8 j# T( a  "Sappiate dunque che io ero un burattino di legno come sono oggi: ma mi trovavo a tocco e non tocco di diventare un ragazzo, come in questo mondo ce n'è tanti: se non che per la mia poca voglia di studiare e per dar retta ai cattivi compagni, scappai di casa... e un bel giorno, svegliandomi, mi trovai cambiato in un somaro con tanto di orecchi... e con tanto di coda!... Che vergogna fu quella per me!... Una vergogna, caro padrone, che Sant'Antonio benedetto non la faccia provare neppure a voi! Portato a vendere sul mercato degli asini, fui comprato dal Direttore di una compagnia equestre, il quale si messe in capo di far di me un gran ballerino e un gran saltatore di cerchi; ma una sera durante lo spettacolo, feci in teatro una brutta cascata, e rimasi zoppo da tutt'e due le gambe. Allora il direttore non sapendo che cosa farsi d'un asino zoppo, mi mandò a rivendere e voi mi avete comprato!"
( x! H  f1 H: `* K( V7 n; p  "Pur troppo! E ti ho pagato venti soldi. E ora chi mi rende i miei poveri venti soldi?"& }" j8 P' T7 x! O8 H9 i
  "E perché mi avete comprato? Voi mi avete comprato per fare con la mia pelle un tamburo!... un tamburo..."
2 `) d, A% b# h) N) t/ t  "Pur troppo!... E ora dove troverò un'altra pelle?"  b: ?0 ?  O7 T1 r
  "Non vi date alla disperazione, padrone. Dei ciuchini ce n'è tanti, in questo mondo!"& q' b: Y( C! _
  "Dimmi, monello impertinente: e la tua storia finisce qui?"
; m% w7 D' ^8 L: y& N  "No, rispose il burattino, ci sono altre due parole, e poi è finita. Dopo avermi comprato, mi avete condotto in questo luogo per uccidermi; ma poi, cedendo a un sentimento pietoso d'umanità, avete preferito di legarmi un sasso al collo e di gettarmi in fondo al mare. Questo sentimento di delicatezza vi onora moltissimo, e io ve ne serberò eterna riconoscenza. Per altro, caro padrone, questa volta avete fatto i vostri conti senza la Fata..."
, @7 V3 c! m, ]: D. N7 k8 k  "E chi è questa Fata?"
; I9 d! L5 M& r! W  "è la mia mamma, la quale somiglia a tutte quelle buone mamme, che vogliono un gran bene ai loro ragazzi e non li perdono mai d'occhio, e li assistono amorosamente in ogni disgrazia, anche quando questi ragazzi, per le loro scapataggini e per i loro cattivi portamenti, meriterebbero di essere abbandonati e lasciati in balìa a se stessi. Dicevo, dunque, che la buona Fata, appena mi vide in pericolo di affogare, mandò subito intorno a me un branco infinito di pesci, i quali credendomi davvero un ciuchino bell'e morto, cominciarono a mangiarmi! E che bocconi che facevano! Non avrei mai creduto che i pesci fossero più ghiotti anche dei ragazzi! Chi mi mangiò gli orecchi, chi mi mangiò il muso, chi il collo e la criniera, chi la pelle delle zampe, chi la pelliccia della schiena... e fra gli altri, vi fu un pesciolino così garbato, che si degnò perfino di mangiarmi la coda."
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