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[意语阅读] 意大利语备考辅导资料之阅读篇43

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发表于 2012-8-17 13:38:10 | 显示全部楼层 |阅读模式
  3. Geppetto, tornato a casa, comincia subito a fabbricarsi il burattino e gli mette il nome di Pinocchio. Prime monellerie del burattino.; T7 G& L  r* m" w. `, ~) w
  Geppetto forgia il naso di Pinocchio
- V4 ?+ M; J5 X. u/ A: C9 L  La casa di Geppetto era una stanzina terrena, che pigliava luce da un sottoscala. La mobilia non poteva essere più semplice: una seggiola cattiva, un letto poco buono e un tavolino tutto rovinato. Nella parete di fondo si vedeva un caminetto col fuoco acceso; ma il fuoco era dipinto, e accanto al fuoco c'era dipinta una pentola che bolliva allegramente e mandava fuori una nuvola di fumo, che pareva fumo davvero.8 f4 |; N' g$ T5 |) q7 D
  Appena entrato in casa, Geppetto prese subito gli arnesi e si pose a intagliare e a fabbricare il suo burattino.. q' n) C1 O  U" v/ @
  "Che nome gli metterò?" disse fra sé e sé. "Lo voglio chiamar Pinocchio. Questo nome gli porterà fortuna. Ho conosciuto una famiglia intera di Pinocchi: Pinocchio il padre, Pinocchia la madre e Pinocchi i ragazzi, e tutti se la passavano bene. Il più ricco di loro chiedeva l'elemosina."% {' t/ z; W1 ^* _8 K
  Quando ebbe trovato il nome al suo burattino, allora cominciò a lavorare a buono, e gli fece subito i capelli, poi la fronte, poi gli occhi.
: D9 E9 [7 a$ ?% _# R  Fatti gli occhi, figuratevi la sua maraviglia quando si accorse che gli occhi si muovevano e che lo guardavano fisso fisso.: H( t% D$ y& x3 a, {
  Geppetto, vedendosi guardare da quei due occhi di legno, se n'ebbe quasi per male, e disse con accento risentito:7 |5 N$ s! g8 g- h% ~  q$ r& t* k6 C! P
  "Occhiacci di legno, perché mi guardate?"9 Z  T  C: g/ ]0 q
  Nessuno rispose.- k5 V  P. `& C7 O6 B  f
  Allora, dopo gli occhi, gli fece il naso; ma il naso, appena fatto, cominciò a crescere: e cresci, cresci, cresci diventò in pochi minuti un nasone che non finiva mai.; H7 E" a$ b5 S! j3 E. H9 v
  Il povero Geppetto si affaticava a ritagliarlo; ma più lo ritagliava e lo scorciva, e più quel naso impertinente diventava lungo.
4 v( ?  B% T8 R' [# j  Dopo il naso, gli fece la bocca.1 e- o& U) q. C+ O8 f
  La bocca non era ancora finita di fare, che cominciò subito a ridere e a canzonarlo.. _8 o3 w, Q# [: p/ |: W+ i9 \8 ?: N
  "Smetti di ridere!" disse Geppetto impermalito; ma fu come dire al muro.) m, B2 R/ A. r1 m  p6 `# P# M
  "Smetti di ridere, ti ripeto!" urlò con voce minacciosa., J7 k" t' f8 K5 A) X
  Allora la bocca smesse di ridere, ma cacciò fuori tutta la lingua.
, L8 p! o8 _3 k# Z/ c  Geppetto, per non guastare i fatti suoi, finse di non avvedersene, e continuò a lavorare.% G; _* ^* x" v
  Dopo la bocca, gli fece il mento, poi il collo, le spalle, lo stomaco, le braccia e le mani.
, i$ x! W/ z2 l  Appena finite le mani, Geppetto sentì portarsi via la parrucca dal capo. Si voltò in su, e che cosa vide? Vide la sua parrucca gialla in mano del burattino.2 }  U" M1 w4 I: C& H" Y  y
  "Pinocchio!... rendimi subito la mia parrucca!"
: w9 \" B; H9 n$ I% O  E Pinocchio, invece di rendergli la parrucca, se la messe in capo per sé, rimanendovi sotto mezzo affogato.1 t8 I2 z0 G; c7 y
  A quel garbo insolente e derisorio, Geppetto si fece triste e melanconico, come non era stato mai in vita sua, e voltandosi verso Pinocchio, gli disse:* N5 @/ J) T) p9 q) b
  "Birba d'un figliuolo! Non sei ancora finito di fare, e già cominci a mancar di rispetto a tuo padre! Male, ragazzo mio, male!"
3 n. f7 q# I" ?  E si rasciugò una lacrima.
& m0 V$ {6 N3 G7 q  M" L  Restavano sempre da fare le gambe e i piedi. Quando Geppetto ebbe finito di fargli i piedi, sentì arrivarsi un calcio sulla punta del naso.
. {1 _. I3 C$ z! M/ f  "Me lo merito!" disse allora fra sé. "Dovevo pensarci prima! Ormai è tardi!": B' ~) ?6 |+ _8 `8 C9 g% q  {' h
  Poi prese il burattino sotto le braccia e lo posò in terra, sul pavimento della stanza, per farlo camminare.& q/ m8 H& Z0 B. r
  Pinocchio aveva le gambe aggranchite e non sapeva muoversi, e Geppetto lo conduceva per la mano per insegnargli a mettere un passo dietro l'altro.
/ C# T- t- V8 I* q; H  Quando le gambe gli si furono sgranchite, Pinocchio cominciò a camminare da sé e a correre per la stanza; finché, infilata la porta di casa, saltò nella strada e si dette a scappare.
6 A1 f: g) K  c. h# H  E il povero Geppetto a corrergli dietro senza poterlo raggiungere, perché quel birichino di Pinocchio andava a salti come una lepre, e battendo i suoi piedi di legno sul lastrico della strada, faceva un fracasso, come venti paia di zoccoli da contadini.
+ S4 |; I3 r6 ]% H" w; ~- I  "Piglialo! piglialo!" urlava Geppetto; ma la gente che era per la via, vedendo questo burattino di legno, che correva come un barbero, si fermava incantata a guardarlo, e rideva, rideva e rideva, da non poterselo figurare.! G' }2 }, e+ U+ o# ^! {
  Alla fine, e per buona fortuna, capitò un carabiniere, il quale, sentendo tutto quello schiamazzo e credendo si trattasse di un puledro che avesse levata la mano al padrone, si piantò coraggiosamente a gambe larghe in mezzo alla strada, coll'animo risoluto di fermarlo e di impedire il caso di maggiori disgrazie.
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