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[意语阅读] 意大利语备考辅导资料之阅读篇47

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发表于 2012-8-17 13:38:10 | 显示全部楼层 |阅读模式
  7. Geppetto torna a casa, rifà i piedi al burattino e gli dà la colazione che il pover'uomo aveva portata con sé.
! J# b6 g* I+ p8 a$ F$ x  Geppetto abbraccia Pinocchio che ha i piedi bruciati. e/ `) V# u( w9 w' B0 a1 a4 U) i
  Il povero Pinocchio, che aveva sempre gli occhi fra il sonno, non s'era ancora avvisto dei piedi, che gli si erano tutti bruciati: per cui appena sentì la voce di suo padre, schizzò giù dallo sgabello per correre a tirare il paletto; ma invece, dopo due o tre traballoni, cadde di picchio tutto lungo disteso sul pavimento.* \1 H4 `) h# ]8 ^8 R7 h2 x$ q
  E nel battere in terra fece lo stesso rumore, che avrebbe fatto un sacco di mestoli, cascato da un quinto piano.. u+ a1 `& @1 N/ Z0 p. ^/ L$ x
  "Aprimi!" intanto gridava Geppetto dalla strada.8 }& R; y, {, y; x* w
  "Babbo mio, non posso", rispondeva il burattino piangendo e ruzzolandosi per terra.# x3 y6 M( ^0 A# R
  "Perché non puoi?") x( @$ ?: W. o& p$ w+ v
  "Perché mi hanno mangiato i piedi.": X% _% }& v9 U: k
  "E chi te li ha mangiati?"5 e! S8 G, k6 p; I" X7 D) Q, G9 {' X, P
  "Il gatto", disse Pinocchio, vedendo il gatto che colle zampine davanti si divertiva a far ballare alcuni trucioli di legno.
5 Q5 p' {0 H8 J5 ~8 M% E9 O5 ?  "Aprimi, ti dico!" ripeté Geppetto, "se no quando vengo in casa, il gatto te lo do io!"% S: m1 s  i" e6 x
  "Non posso star ritto, credetelo. O povero me! povero me che mi toccherà a camminare coi ginocchi per tutta la vita!..."" ~) _9 @# `5 _7 R
  Geppetto, credendo che tutti questi piagnistei fossero un'altra monelleria del burattino, pensò bene di farla finita, e arrampicatosi su per il muro, entrò in casa dalla finestra.
5 X6 ^4 j3 _8 s, S! f9 `3 s9 U  Da principio voleva dire e voleva fare: ma poi quando vide il suo Pinocchio sdraiato in terra e rimasto senza piedi davvero, allora sentì intenerirsi; e presolo subito in collo, si dette a baciarlo e a fargli mille carezze e mille moine, e, coi luccioloni che gli cascavano giù per le gote, gli disse singhiozzando:
6 b- b7 A) ?( |& X* _  "Pinocchiuccio mio! Com'è che ti sei bruciato i piedi?"6 R. J- ~5 p" Q
  "Non lo so, babbo, ma credetelo che è stata una nottata d'inferno e me ne ricorderò fin che campo. Tonava, balenava e io avevo una gran fame e allora il Grillo-parlante mi disse: "Ti sta bene; sei stato cattivo, e te lo meriti", e io gli dissi: "Bada, Grillo!...", e lui mi disse: "Tu sei un burattino e hai la testa di legno" e io gli tirai un martello di legno, e lui morì, ma la colpa fu sua, perché io non volevo ammazzarlo, prova ne sia che messi un tegamino sulla brace accesa del caldano, ma il pulcino scappò fuori e disse: "Arrivedella... e tanti saluti a casa" e la fame cresceva sempre, motivo per cui quel vecchino col berretto da notte, affacciandosi alla finestra mi disse: "Fatti sotto e para il cappello" e io con quella catinellata d'acqua sul capo, perché il chiedere un po' di pane non è vergogna, non è vero? me ne tornai subito a casa, e perché avevo sempre una gran fame, messi i piedi sul caldano per rasciugarmi, e voi siete tornato, e me li sono trovati bruciati, e intanto la fame l'ho sempre e i piedi non li ho più! Ih!... Ih!... Ih!... Ih!...", i4 `  @$ B* W' O9 B2 a
  E il povero Pinocchio cominciò a piangere e a berciare così forte, che lo sentivano da cinque chilometri lontano.. |$ [" i0 A& m
  Geppetto, che di tutto quel discorso arruffato aveva capito una cosa sola, cioè che il burattino sentiva morirsi dalla gran fame, tirò fuori di tasca tre pere, e porgendogliele, disse:
- z$ S9 y% I/ O2 h2 d/ K  "Queste tre pere erano per la mia colazione: ma io te le do volentieri. Mangiale, e buon pro ti faccia."
3 \. k/ i/ t& \0 r  "Se volete che le mangi, fatemi il piacere di sbucciarle."+ p& o. q; f6 s& _2 b
  "Sbucciarle?" replicò Geppetto meravigliato. "Non avrei mai creduto, ragazzo, mio, che tu fossi così boccuccia e così schizzinoso di palato. Male! In questo mondo, fin da bambini, bisogna avvezzarsi abboccati e a saper mangiare di tutto, perché non si sa mai quel che ci può capitare. I casi son tanti!..."
  n2 n& M+ |+ d' W4 x; N  "Voi direte bene, soggiunse Pinocchio, ma io non mangerò mai una frutta, che non sia sbucciata. Le bucce non le posso soffrire."9 B( t) G: H- w+ x2 ?3 G- c: q; O, v
  E quel buon uomo di Geppetto, cavato fuori un coltellino, e armatosi di santa pazienza, sbucciò le tre pere, e pose tutte le bucce sopra un angolo della tavola.
& ~) M( ?! l8 N" g  Quando Pinocchio in due bocconi ebbe mangiata la prima pera, fece l'atto di buttar via il torsolo: ma Geppetto gli trattenne il braccio, dicendogli:
! s- ~! g8 F4 x3 \0 P' D! N! k) R  "Non lo buttar via: tutto in questo mondo può far comodo."
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