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[意语阅读] 意语阅读:《木偶奇遇记》10

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发表于 2012-8-17 13:38:10 | 显示全部楼层 |阅读模式
10. I burattini riconoscono il loro fratello Pinocchio e gli fanno una grandissima festa; ma sul più bello, esce fuori il burattinaio Mangiafoco, e Pinocchio corre il pericolo di fare una brutta fine.
* g$ k/ s# F1 V/ t- ^Pinocchio è portato in trionfo dai burattini6 U5 y$ B8 {) w1 l. f, ~: h2 d" f
Quando Pinocchio entrò nel teatrino delle marionette, accadde un fatto che destò mezza rivoluzione.( B* F- s" Z0 U
Bisogna sapere che il sipario era tirato su e la commedia era già incominciata.
4 X6 i, `0 O, c& `# c" WSulla scena si vedevano Arlecchino e Pulcinella, che bisticciavano fra di loro e, secondo il solito, minacciavano da un momento all'altro di scambiarsi un carico di schiaffi e di bastonate., e# _$ a& f) `5 Q* h; w. ]
La platea, tutta attenta, si mandava a male dalle grandi risate, nel sentire il battibecco di quei due burattini, che gestivano e si trattavano d'ogni vitupero con tanta verità, come se fossero proprio due animali ragionevoli e due persone di questo mondo.6 A0 b* ^9 K0 ^3 r
Quando all'improvviso, che è che non è, Arlecchino smette di recitare, e voltandosi verso il pubblico e accennando colla mano qualcuno in fondo alla platea, comincia a urlare in tono drammatico:1 B% ~8 [8 _+ `. w# ~. W
"Numi del firmamento! sogno o son desto? Eppure quello laggiù è Pinocchio!..."
; p2 N1 x$ I* F, g8 @7 O"è Pinocchio davvero!" grida Pulcinella.
: [0 |$ K/ t. H6 m: k2 J  i"è proprio lui!" strilla la signora Rosaura, facendo capolino di fondo alla scena.
2 P- l) Y( U6 e+ i"è Pinocchio! è Pinocchio!" urlano in coro tutti i burattini, uscendo a salti fuori delle quinte.7 _' v2 o% V3 ?2 B7 B9 H# C
"è Pinocchio! è il nostro fratello Pinocchio! Evviva Pinocchio."
2 x+ M7 S. z3 A2 H+ n1 [. L8 O"Pinocchio, vieni quassù da me, grida Arlecchino, vieni a gettarti fra le braccia dei tuoi fratelli di legno!"
/ Z$ c3 p, C5 K/ d2 N7 |A questo affettuoso invito Pinocchio spicca un salto, e di fondo alla platea va nei posti distinti; poi con un altro salto, dai posti distinti monta sulla testa del direttore d'orchestra, e di lì schizza sul palcoscenico.
1 ]7 o) r2 `& w  i8 ~* Qè impossibile figurarsi gli abbracciamenti, gli strizzoni di collo, i pizzicotti dell'amicizia e le zuccate della vera e sincera fratellanza, che Pinocchio ricevé in mezzo a tanto arruffio dagli attori e dalle attrici di quella compagnia drammatico-vegetale.3 q& a; [; B# m7 M) P
Questo spettacolo era commovente, non c'è che dire: ma il pubblico della platea, vedendo che la commedia non andava più avanti, s'impazientì e prese a gridare:
, M" s) P+ Y9 |& W% S9 e"Vogliamo la commedia, vogliamo la commedia!"
3 p# o5 y9 _* [$ MTutto fiato buttato via, perché i burattini, invece di continuare la recita, raddoppiarono il chiasso e le grida, e, postosi Pinocchio sulle spalle, se lo portarono in trionfo davanti ai lumi della ribalta.% _! G$ D; r9 d1 t: D6 x
Allora uscì fuori il burattinaio, un omone così brutto, che metteva paura soltanto a guardarlo. Aveva una barbaccia nera come uno scarabocchio d'inchiostro, e tanto lunga che gli scendeva dal mento fino a terra: basta dire che, quando camminava, se la pestava coi piedi. La sua bocca era larga come un forno, i suoi occhi parevano due lanterne di vetro rosso, col lume acceso di dietro, e con le mani faceva schioccare una grossa frusta, fatta di serpenti e di code di volpe attorcigliate insieme.
1 ~& H7 m  @$ T8 \All'apparizione inaspettata del burattinaio, ammutolirono tutti: nessuno fiatò più. Si sarebbe sentito volare una mosca. Quei poveri burattini, maschi e femmine, tremavano tutti come tante foglie.
6 z5 S4 R  p/ P7 H# o$ y0 f$ @"Perché sei venuto a mettere lo scompiglio nel mio teatro?" domandò il burattinaio a Pinocchio, con un vocione d'Orco gravemente infreddato di testa.
& d% @$ q9 L$ Y' e) V% _1 Z4 `"La creda, illustrissimo, che la colpa non è stata mia!...") u  v* K% U7 E
"Basta così! Stasera faremo i nostri conti."# S- ?: M" n: f5 s8 k  d) z1 ^
Difatti, finita la recita della commedia, il burattinaio andò in cucina, dov'egli s'era preparato per cena un bel montone, che girava lentamente infilato nello spiedo. E perché gli mancavano la legna per finirlo di cuocere e di rosolare, chiamò Arlecchino e Pulcinella e disse loro:  [6 r: [! I- B
"Portatemi di qua quel burattino che troverete attaccato al chiodo. Mi pare un burattino fatto di un legname molto asciutto, e sono sicuro che, a buttarlo sul fuoco, mi darà una bellissima fiammata all'arrosto."' ~' c: g& h; D/ W/ C+ v
Arlecchino e Pulcinella da principio esitarono; ma impauriti da un'occhiataccia del loro padrone, obbedirono: e dopo poco tornarono in cucina, portando sulle braccia il povero Pinocchio, il quale, divincolandosi come un'anguilla fuori dell'acqua, strillava disperatamente:3 ^0 X: U9 r" X. x- s
"Babbo mio, salvatemi! Non voglio morire, non voglio morire!..."
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